Uomo politico italiano. Docente di Diritto costituzionale presso l'università di
Sassari, fece parte del consiglio di amministrazione dell'ECA (Ente Comunale di
Assistenza) e del Banco di Sardegna fino al 1958. Iscritto alla Democrazia
Cristiana dal 1945, fu segretario provinciale dal 1956 al 1958 e consigliere
nazionale dal 1958, anno in cui venne eletto deputato. Sottosegretario alla
Difesa negli anni 1966-69, nel 1974 fu nominato ministro senza portafoglio per
l'organizzazione della pubblica amministrazione nel V Governo Moro. Ministro
degli Interni dal 1976 al 1978, si dimise dall'incarico dopo il rapimento e
l'assassinio di Aldo Moro. Nel 1979 e nel 1980 presiedette due Governi, di breve
durata, caratterizzati da un'intensa attività internazionale; nel 1983 fu
eletto presidente del Senato. Il 24 giugno 1985, sostenuto da un'ampia
maggioranza parlamentare, fu eletto presidente (l'ottavo) della Repubblica,
carica che mantenne fino all'aprile 1992, quando si dimise anticipando di
due mesi la scadenza dell'incarico. Divenuto senatore a vita, nel marzo 1998
diede vita alla formazione centrista UDR (il partito dell'Unione Democratici per la
Repubblica), da cui si staccò nel febbraio 1999 per fondare l'UPR (Unione Per la
Repubblica), coalizione che si unì ai SDI e al PRI, formando il cosiddetto
Trifoglio, all'interno della Casa delle Libertà. Nel 2001 entrò a far parte
del variegato Gruppo Misto del Senato, che lasciò nel 2003 per aderire al Gruppo
per le Autonomie. Tra i numerosi scritti, si citano
Per carità di patria - 12 anni
di storia e politica italiana 1992-2003 (2003),
Mi chiamo Cassandra. Arguzie, giudizi e vaticini di un profeta incompreso (2008),
La versione di K. Sessant'anni di controstoria, con Marco Demarco (2009) (Sassari 1928 - Roma 2010).
Francesco Cossiga